"Il tema della competitività mi sta a
cuore tanto quanto quello dell'allargamento della base. Questo
perché cerco di contribuire a trovare un equilibrio ragionevole
e sostenibile tra le vittorie - che sono un obiettivo raggiunto
ma al tempo stesso una tappa di transito - e l'allargamento non
solo della pratica sportiva, ma della cultura sportiva che va
ben oltre il gesto. Il taekwondo sta dimostrando di poter
perseguire vittorie, medaglie e allargamento della base passando
per la scuola". Così Andrea Abodi, ministro per lo sport ei
giovani, parla durante i campionati italiani cadetti di
taekwondo in corso di svolgimento a Roma fino al 16 marzo.
"Tutto quello che passa attraverso le giovani generazioni è un
contributo non solo all'affermazione della disciplina, ma
all'affermazione costituzionale dello sport che si apre a tutti.
Questi sono atleti che stanno imparando a confrontarsi dal punto
di vista della competizione e che si stanno preparando alla vita
- prosegue Abodi -. Credo molto nel modello della federazione
che ha cambiato la sua identità, mantenendo al centro gli
elementi della disciplina, ma anche inserendo cultura e
formazione. Il motto 'To the future' va esattamente in questa
direzione e questo appuntamento si associa all'altro che ci
celebra al Foro italico. Ho visto una festa di popolo a
dimostrazione che ciò che si semina si raccoglie partendo dalle
scuole e andando in un logica di intergenerazionalità",
conclude.
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